∎ BIOGRAFIA
Professione: “allestitrice di matrimoni”
Sara Antonello, studentessa di progettazione di giardini a Fondazione Minoprio, si racconta dal suo primo amore per i fiori fino a oggi, ventenne, che si barcamena tra wedding e allestimenti, ormai il suo mondo
a cura del comitato di redazione Fondazione Minoprio*
Sara Antonello comincia a studiare nel 2012 presso un istituto professionale di Varese, specializzato nel settore del verde, in cui la componente dell’arte floreale, a cui era maggiormente interessata, non era centrale nel programma. “Fortunatamente, però, al secondo anno è arrivato un professore fiorista che mi ha aiutata a capire qual era la mia strada e che mi ha dato delle piccole nozioni base”, ci racconta lei stessa. E proprio qui – in questa scuola – decide di dirottare la sua formazione, perché “possiede un patrimonio vegetale incredibile ed è un mondo di cui, se sei appassionato, non puoi farne a meno”. Fin da bambina, quando seguiva il padre giardiniere, ha sviluppato la passione per i fiori e le piante e, al terzo anno di scuola, ha seguito uno stage presso il laboratorio di Sara Cattaneo, allestitrice di matrimoni. Un momento di svolta. Sara ci spiega che “a tre anni dallo stage, è nata una collaborazione e ora stiamo crescendo insieme al nostro team. Si sono aggiunte altre due ragazze in questo periodo. È bello vedere come tre anni fa ci occupavamo più che altro di matrimoni piccoli e adesso, invece, di matrimoni di alto livello. Stiamo evolvendo nella lavorazione del fiore, che diventa via via sempre più complessa, ed è bellissimo, perché la soddisfazione è maggiore, ovviamente”.
∎ Fiorista, non wedding planner
“Ogni matrimonio è diverso dall’altro e molto fa la stagione in cui cade. Sicuramente, più impegnativi sono i matrimoni estivi perché le alte temperature rischiano di far appassire i fiori e per questo motivo i fioristi, provvisti ovviamente di celle frigorifere, ricorrono a speciali prodotti per evitarne il danneggiamento” – ci racconta – “inoltre, un’attenzione particolare si deve prestare alle richieste di fiori fuori stagione, perché più un fiore proviene da lontano, più il prezzo è maggiore”. Il SaraCattaneoLab, per cui lavora, si è ingrandito negli anni e ha avviato una collaborazione con una wedding planner per l’organizzazione di grandi eventi per influencer. È il caso di Normalize Normal Homes, “una ragazza che critica in modo divertente e carica foto su Pinterest che raffigurano idee di case ideali” o per “Laura Comolli a Torino […] a tema Natale-Pop per cui abbiamo creato un allestimento super folle e divertentissimo”. In merito alla figura professionale della wedding planner, poi, ci tiene a sottolineare la differenza tra questa figura e quella di una fiorista. Ancora tante persone sovrappongono erroneamente i due ruoli: “Una wedding planner si occupa, più che altro, dell’organizzazione di un matrimonio, dalla scelta dell’abito con gli sposi, alla programmazione di tutta la giornata fino alla creazione di un timing a cui tutti i fornitori si devono attenere. Invece, una fiorista, o un’allestitrice come me, non si ferma solo alla composizione sul tavolo o in chiesa, ma progetta e realizza anche angoli di arredamento per l’aperitivo o la cena. E qui entrano in gioco i photobooth su cui il SaraCattaneoLab si sta specializzando, ovvero, corner dove gli invitati si scattano le foto, che rimangono come ricordo anche per gli sposi”.
∎ Crescere tra i fiori è bellissimo
Mentre passeggia nel parco di Fondazione, Sara si racconta e traspare tutta la dedizione per un lavoro che è “stressante e molto faticoso”, soprattutto in primavera ed estate, ma emerge anche la costante voglia di migliorarsi e innovarsi nel suo settore, tanto da tornare in Fondazione dopo due anni per frequentare un corso di progettazione dei giardini e imparare a usare software utili nella realizzazione degli allestimenti. “In questo ambito c’è sempre da imparare, perché va sempre secondo la moda, un po’ come tutto. Lavorare a contatto con i fiori significa realizzare il mio sogno, arrivare dove ho sempre voluto. Crescere in questo mondo per me è bellissimo: ho iniziato a 13 anni e adesso ne ho 21”. In chiusura, si lascia scappare come da piccola pensava sarebbe stato il suo di matrimonio: “[…] tantissime persone, un allestimento gigante, con molti fiori, e stravagante”. Eppure, il tempo sembra averle fatto cambiare idea: “Andando avanti, ho provato e vissuto in prima persona quanto tempo ci voglia a preparare anche una semplice composizione. Ho cambiato idea e ora penso a un matrimonio semplice, intimo, con poche persone. Mi piacerebbe tantissimo sposarmi in serra tropicale qui a Minoprio, un po’ per il mio legame con la scuola e per quello che si trova al suo interno: la luce dei raggi del sole sulle foglie… una cosa indescrivibile”.
* Progetto che vede Edizioni Laboratorio Verde collaborare con la Fondazione Minoprio ITS. Un comitato di redazione composto da allievi e professori, per raccontare il mondo del verde là dove si formano i professionisti del settore.
Cinque gli studenti-redattori coinvolti: Iris Cazzaniga, Alessia De Micheli, Alessandro Ferri, Giacomo Gatti e Maddalena Mercandalli. Quattro i professori: Daniela D’Alessandro, Barbara Fedrigo, Andrea Tomé e Debora Piccolo.