∎ MATRIMONI
Fiore fa rima con amore, e questo spiega forse perché durante il giorno delle nozze la sua presenza sia un must. Dal 15 giugno torneremo a dirci di sì e tu a dare colore alle emozioni: sai già su cosa puntare tra giugno e settembre?
di Alice Nicole Ginosa
Lasciamoci l’anno turbolento alle spalle e apriamoci a quello che verrà: dal 15 giugno si ricominceranno a celebrare i matrimoni e finalmente bouquet, composizioni, fiori secchi e centrotavola torneranno alla ribalta. Un momento di lavoro intenso che probabilmente speravi tornasse e che finalmente è arrivato: è tempo di tornare a creare! Per questo abbiamo pensato di raccogliere una top list di quattro varietà di fiori che secondo l’olandese Decorum si addicono alla stagione e un’idea per un centrotavola decisamente bucolico.
Un simbolo di amore e felicità, la peonia si contraddistingue per la sua forma arrotondata e piena e il carattere morbido dei petali. Originaria della Cina, dove
veniva coltivata per le sue radici dalle proprietà benefiche contro gli stati febbrili,
oggi si apprezza per le sue innumerevoli varietà e nuances oltre che per la sua
versatilità. Come fiore reciso è tra i più durevoli e decorativi in assoluto e secondo un’antica leggenda per conservare profumo e bellezza dovrebbe essere raccolta
prima dell’alba. Dal giallo tenue, al bianco romantico e dal rosa bubble-gum fino al rosso scuro, la peonia si presta a rallegrare qualsiasi bouquet e composizione
floreale e trasmette l’idea di abbondanza e di perfezione.
Crema, bianchi, blu, rosa, lilla, viola o salmone e addirittura petali multicolore, l’eustoma è un fiore aggraziato ed elegante. Sinonimo di apprezzamento, gratitudine e carisma, oltre a essere estremamente semplice nell’aspetto e delicato al primo sguardo, le sue origini sono caraibiche e fino al XIX° secolo è rimasto nascosto agli occhi del grande pubblico, quando poi gli Stati Uniti lo hanno reso famoso in tutta Europa. Oggi è ufficialmente uno dei fiori must per il bouquet in quanto morbido, dolce e dagli steli sottili e longilinei.
Forse non è al primo posto nella tua lista, eppure l’elleboro può essere un’alternativa fuori dagli schemi per un bouquet sia estivo sia invernale. I suoi fiori a coppa, la longevità e i suoi colori radiosi sono tre buoni motivi per sceglierlo, oltre al fatto di essere uno dei pochi sbocciare durante l’inverno e a essere conosciuto anche con l’appellativo di “rosa di Natale”.
Le fioriture dell’elleboro – sia in fiori singoli sia doppi – cerose e succulente, sono disponibili in molti colori come nero, viola, malva, rosa, giallo, bianco e verde chiaro. Molte delle loro fioriture sono anche variegate con macchioline o venature uniche. Questo fiore si trova in armonia se combinato con rose di colore solido, gardenie, gigli, calle, camelie oppure, per i matrimoni invernali, lo si può combinare con accenti di felci glassate o dipinte, mugnaio polveroso, piante di liquirizia, rametti sempreverdi o pigne.
Un fiore con diverse chiavi di lettura su base geografica. Se in Italia ha sempre avuto una connotazione “lugubre” soprattutto nella sua versione bianca, in Asia e nei paesi anglosassoni simboleggia un sentimento di felicità, amicizia e onestà. Chiamato anche la “margherita dai 16 petali”, il crisantemo è duraturo e robusto e per questo molto in voga tra i fioristi. Dal bouquet della sposa, ai fiori in chiesa fino ai centrotavola, ormai sembra essersi lasciato alle spalle il passato e aver ufficialmente fatto ingresso tra i fiori del “buon umore”: per esempio, nella sua varietà verde Yoko Ono con fiori a bottoncino verde lime.
Non tutti i fiori sono disponibili per ogni stagione, ma per ogni stagione e occasione ci sarà sempre un fiore che potrà diventare protagonista non solo di bouquet e composizioni ma anche della tavola. Ecco il consiglio di Decorum per punteggiare la tovaglia con piccoli centrotavola fai-da-te che esalteranno il potere decorativo dei fiori.